The European Son

THE EUROPEAN SON
2022
80 x 107 cm
Wood, nails, plastic, cardboard, plaster, painting (gouache)


You killed your European son
You spit on those under twenty-one
But now your blue car’s gone
You better say so long
Hey hey, bye bye bye
(Lou Reed)

È un pannello di legno quello che vedete, un oggetto trovato che ha attirato l’interesse dell’artista per i riflessi dei colori naturali che emanava. L’intervento è dato solo dalla macchia gialla, dalla striscia celeste cielo su cartone, dai tre punti rossi sui fori già esistenti, dalle cartucce di plastica blu sui chiodi, anch’essi già esistenti, dalla scelta della cornice, per materiale e dimensioni.

Il riferimento alla materia grezza è evidente. Un materiale originale che parla da solo.

L’intervento minimo dominato da presenze preesistenti, e quindi dal caso, è un riferimento fondamentale per l’artista.

L’atto rudimentale, incompiuto, imperfetto, ma unico, ineluttabile e definitivo. Disinteresse per le convenzioni e lo stile. Il dialogo rispettoso con la materia e la forma intrinseca e originale dell’opera.